Il Tenente Adolfo Ferrero è una figura emblematica della “Battaglia del Monte Ortigara”, avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale. Ferrero, un giovane (classe 1897) Ufficiale del 3° Reggimento Alpini Battaglione Val Dora è noto per aver scritto una lettera toccante alla sua famiglia nella notte prima di un attacco, esprimendo il presentimento della sua morte imminente: “Gloriosa ma orrenda”. La sua “Lettera Testamento” scritta alla vigilia della “Battaglia dell’Ortigara”, precisamente alle ore 24.00 del 18 giugno 1917; è diventata simbolo del sacrificio e del coraggio degli Alpini nella tragica battaglia per la conquista dell’Ortigara.
“Fra cinque ore qui sarà un inferno. Tremerà la terra, s’oscurerà il cielo, una densa caligine coprirà ogni cosa, e rombi e tuoni e boati risuoneranno fra questi monti, cupi come le esplosioni che in quest’istante medesimo odo in lontananza. Il cielo si è fatto nuvoloso: piove.”
Postumo sarà insignito di Medaglia di Argento al Valor Militare con la seguente motivazione:
Ferrero Adolfo, da Torino, aspirante ufficiale reggimento Alpini. – Comandante un plotone, lo trascinava con mirabile slancio all’attacco, e non cessava dall’incitarlo ad avanzare, benchè ferito ripetutamente e gravemente. Monte Ortigara, 19 giugno 1917.
Riceverà ad honorem anche la Laurea in Lettere e Filosofia.
“Testimoni” degli episodi bellici, come Adolfo Ferrero, hanno contribuito con le loro “parole” a dare una voce letteraria a questi luoghi, arricchendo la storia del Monte Ortigara con le loro personali e profonde riflessioni sulla guerra e sull’umanità. La sua “testimonianza” offre una prospettiva unica e toccante sulla realtà della guerra e sulle esperienze vissute su questa montagna.
Il Monte Ortigara, che si erge a 2.105 metri, tra il confine Veneto e il Trentino-Alto Adige, nella zona settentrionale dell’Altopiano di Asiago e dei Sette Comuni. Durante la Prima Guerra Mondiale, fu scenario di una delle battaglie più cruente mai combattute in montagna, svoltasi dal 10 al 29 giugno 1917; i famosi “venti giorni sull’Ortigara” della canzone. Nella notte tra il 9 e il 10 giugno 1917, l’artiglieria iniziò il suo bombardamento contro le linee austriache, preparando l’assalto degli alpini e dei bersaglieri che avrebbe avuto luogo nei giorni a seguire. I razzi illuminanti tentavano di squarciare il buio e la densa nebbia, ma il fuoco preparatorio ebbe un’efficacia molto limitata, intaccando a malapena le robuste difese austroungariche. Le truppe italiane lanciarono l’attacco nel pomeriggio del 10 giugno. La nebbia e la pioggia, mescolate a freddo nevischio, sembravano schierarsi contro di loro, forse un presagio del destino, come un ultimo tentativo di dissuaderli da un’impresa così difficile e ritenuta impossibile sin dall’inizio. Solo salendo i crinali del monte, oggi attraverso sicuri sentieri, ci si può rendere conto dell’ostilità di quelle pareti. Le perdite da ambo le parti furono drammatiche. Ora, l’intera area è parte del progetto Ecomuseo della Grande Guerra, intitolato “il campo di battaglia”, e costituisce un luogo di memoria storica che invita alla riflessione sugli orrori della guerra e sull’importanza della pace. La zona è attraversata dall’itinerario di trekking dell’Altavia della Grande Guerra e dal Sentiero della Pace.
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Gli itinerari per raggiungere il cippo che ricorda il giovane Sottotenente sono molteplici. Per un’escursione sulle orme di Adolfo Ferrero, ripercorrendo “la sua storia”, Guide Altopiano propone un itinerario non solo ricco di storia legate alle vicende belliche della Grande Guerra, ma anche con molti spunti, floristici, botanici, geologici e paesaggistici. Partiremo da Piazzale Lozze a 1771 metri sul livello del mare, punto massimo raggiungibile in auto, in circa 45 min da Asiago. Da li seguendo inizialmente il sentiero CAI n° 840 saliremo il versante del monte Lozze, con visita alla chiesetta dedicata agli Alpini del Battaglione Verona e le trincee e postazioni d’osservazione e d’artiglieria italiana. Ricchi saranno gli spunti naturalistici attraverso le fasce altitudinali del bosco che attraverseremo, dalla pecceta al limite superiore degli alberi ad alto fusto. Passeremo per le varie linee di difesa del settore italiano dove le nostre truppe attendevano snervanti ed interminabili, purtroppo in moltissimi casi anche gli ultimi, istanti prima dell’assalto alla montagna. Attraverso uno di quei camminamenti, trincee o caverne passò anche il giovane Adolfo per andare incontro al suo …”cieco destino”…
Escursione di media difficoltà, con alcuni tratti impegnativi. Raggiungeremo la quota massima di 2105 m.s.l.m presso Cima Ortigara. Lunghezza dell’itinerario di 10 km A/R e 500 metri di dislivello con un tempo di percorrenza di circa 6 ore comprese le soste.
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Lo sapevi che:
L’originale della “Lettera Testamento” scritta da Adolfo Ferrero venne ritrovata oltre 40 anni dopo (1958) sul Monte Ortigara, ora è custodita presso il Museo del Sacrario Militare del Leiten ad Asiago.
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