GUIDE ALTOPIANO

MONTE FIOR - Le Melette di Foza

ITINERARIO MONTE FIOR e LE MELETTE di FOZA

“La chiave d’Italia”

Monte Fior, escursione letteraria, storico, naturalistica con Guide Altopiano

IL MONTE FIOR e LE MELETTE di FOZA

SCHEDA TECNICA

DIFFICOLTÀ: Facile. 

DISLIVELLO: 350 m D+

TEMPO: 4 ore circa

PERIODO: Tarda primavera, estate, autunno.

ACCESSIBILITÀ :Adulti, Ragazzi. Ideale per piccoli  gruppi.

Interessi del percorso

Storico

Nel maggio del 1916 l’offensiva austriaca di Primavera, meglio nota con il nome di Strafexpedition, investiva l’Altopiano dei “Sette Comuni”. Tra il 5 e l’8 giugno 1916 si combatté la I° Battaglia delle Melette. Quattro Battaglioni Alpini “Argentera”, “Morbegno”, “Val Maira” e “Monviso”, inquadrati nel “Gruppo Alpini Foza” e i sei Battaglioni del 151° e 152° Reggimento Fanteria della “Brigata Sassari”, privi di alcun sostegno di artiglieriaarrestarono sull’ultimo baluardo montano del Monte Fior e del Monte Castelgomberto gli agguerriti reparti della 6^ Divisione Imperiale, tra i quali il 27° Reggimento “Konig der Belgier” e il 2° Reggimento della Bosnia.

Le vicende del giugno del 1916 sono parte anche dell’opera di Emilio Lussu, “Un anno sull’Altipiano”.

La seconda battaglia delle Melette si combatté dal 14 al 17 e dal 22 al 23 novembre 1917. L’attacco decisivo Austroungarico, sferrato il 3-5 dicembre 1917, costrinse i reggimenti italiani ad arretrare più a sud sulla linea dei “Tre Monti” e oltre l’abitato di Foza nella zona del monte Cornone, a strapiombo sul Canal del Brenta.

Ambientale
Significativa è la tipologia carsica con il particolare affioramento roccioso e l’abbondante varietà di specie faunistiche come la marmotta, il camoscio e il cervo i numerosi rapaci e floristiche anche rare, tra cui la Nigritella, un orchidea che è tra le più profumate d’Italia con la caratteristica unica di ricordare il profumo del cioccolato.

 

Lo sapevi che:

Le “Corone di Monte Fior”: Una delle caratteristiche più spettacolari della zona è l’affioramento calcareo di “Rosso ammonitico”, un agglomerato di formazioni rocciose che creano un paesaggio quasi surreale, con torri e pinnacoli che ricordano antiche rovine o enormi libri adagiati ai piedi della montagna. Si tratta di calcari di origine sedimentaria con tessitura nodulare, e dal colore rosso o rosato a causa dell’ossidazione del ferro presente (Fe3+). Questi calcari sono caratterizzati generalmente da una notevole presenza di fossili di ammoniti  e si sono depositati durante un intervallo di tempo che va dal Triassico medio al Giurassico superiore.

FOTO GALLERY ITINERARIO MONTE FIOR E CASTELGOMBERTO

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