Lagazuoi, sulle Orme degli Alpini sulle Dolomiti. Escursione martedì 21 giugno 2022
LAGAZUOI, SULLE ORME DEGLI ALPINI SULLE DOLIMITI.
martedì 21 giugno 2022, Dolomiti Venete
martedì 21 giugno 2022, Dolomiti Venete
RITROVO: ore 9.00 c/o Funivia Passo Falzarego
DURATA ESCURSIONE: giornata intera
DIFFICOLTA’: *** impegnativa
DISLIVELLO: 100 m D+ 600 m D-
ITINERARIO: 10 km A/R
SPOSTAMENTO: con mezzo proprio
DURATA ESCURSIONE: giornata intera
DIFFICOLTA’: *** impegnativa
DISLIVELLO: 100 m D+ 600 m D-
ITINERARIO: 10 km A/R
SPOSTAMENTO: con mezzo proprio
PRANZO: al sacco, abbondante acqua
INTERESSE: Storico, Ambientale e Paesaggistico
ulteriori INFO: www.guidealtopiano.it
ulteriori INFO: www.guidealtopiano.it
SVOLGIMENTO ESCURSIONE:
Raggiungeremo comodamente la cima del Piccolo Lagazuoi a quota 2778 m.s.l.m con la Funivia che dal Passo Falzarego in pochi minuti ci porterà a qualche decina di metri dalla cima. (vedi su www.lagazuoi.it orari e prezzi della funivia Lagazuoi) Dopo una sosta al Rifugio Lagazuoi che gode del primato d’essere il rifugio a quota più elevata di Cortina d’Ampezzo e vanta la terrazza più panoramica delle Dolomiti con vista su un vero oceano di vette: dalla Cima Falzarego-Col dei Bos alle Cunturìnes e le Cime di Fànes, dalle possenti Tofane, forse il massiccio più maestoso tra tutte le montagne che si affacciano sulla conca ampezzana fino alle Odle, alla splendente Marmolada. A su-est le 5 Torri e l’Averau dove si stendeva la II° linea italiana con le postazioni di artiglieria e i riflettori utilizzati per illuminare, anche di notte, la parete del Lagazuoi. Da questa straordinario “castello di roccia” si domina poi, la magnifica Val Travenanzes e i passi di Falzarego e Valparola, con il suo forte e il vicino e contesissimo Sass de Stria, la postazione Vonbank e il Col di Lana. Già presso la cima, ci immergeremo nel cuore del Museo all’aperto ricco di guglie, torrioni e vestigia risalenti al I° Conflitto bellico. Tutta la montagna nel corso della Prima Guerra Mondiale fu fortificata dagli opposti schieramenti degli eserciti italiano, in avanzata verso la Val Badia, la Val Pusteria ed il Brennero e austroungarico, a difesa dei confini, che scavarono nella dura roccia, tra il 1915 e il 1917 impenetrabili trincee, postazioni di mitragliatrice, fortezze e ripari in galleria. Il Museo all’aperto è ancora oggi visitabili grazie al lavoro di ripristino di numerosi volontari; e ci permette di capire meglio la drammaticità della lotta non solo tra uomo e uomo, nemici solo per il colore della divisa, ma anche dell’aspra lotta tra uomo e natura, essere umano contro le avversità climatiche e “l’ostilità” dell’alta quota in una delle guerre più alte mai combattute.
Guide Altopiano in occasione del 150° anniversario della fondazione del #CorpodegliAlpini propone per tutto il 2022 escursioni e trekking sulle orme storiche degli Alpini. Anche il Lagazuoi fa parte di una di quelle pagine gloriose che hanno reso gli Alpini famosi in tutto il mondo.
Nella notte tra il 18 e il 19 ottobre 1915, due plotoni di Alpini dei battaglioni Belluno e Val Chisone, dopo mesi di ricognizioni, riuscirono nella più ardite e improbabile delle azioni alpinistiche. Nell’oscurità della notte si arrampicarono sulla parete orientale del Piccolo Lagazuoi fino a quota 2590 metri occupando una cengia lunga oltre 200 m proprio sotto le postazioni avversarie. Subito la località venne intitolata al loro Comandante e ancora oggi è conosciuta con tale nome: Cengia Martini. Gli Alpini sul Lagazuoi continuano le loro imprese, scavando cunicoli e gallerie per cercare di resistere ai sempre maggiori attacchi austroungarici inizia anche qui la Guerra di mine. Per scacciare gli italiani, abbarbicati come aquile sugli strapiombi in quelle formidabili posizioni scavate nella roccia, gli austriaci fecero esplodere quattro grandi mine. La prima nel maggio del 1916, la seconda la più potente il 22 maggio 1917 che fece saltare in aria parte della parete per un’altezza di 199 metri e di 136 m di larghezza. Nonostante tutto, le posizioni italiane sulla cengia non vennero abbandonate. In settembre dell’anno dopo, il “balletto delle mine” come testimoniato da un alpino sul Lagazuoi il 16 settembre 1917 si ripete: «Il rombo dell’esplosione non si attenua, dilaga sulla cengia come un convoglio ferroviario che si addentri rumoroso in una interminabile galleria: meno cupo ma più ampio, uno scroscio infernale ci dà la sensazione che la montagna ci stia crollando addosso» Ma gli Alpini resistono e a loro volta scavano una galleria che sale per 200 metri di dislivello all’interno della montagna, fino all’anticima del Piccolo Lagazuoi. Il 20 giugno 1917 sotto l’anticima fanno detonare oltre 32 tonnellate esplosivo, occupando parzialmente ciò che ne rimaneva del presidio austriaco dell’anticima. Il cratere provocato da quest’esplosione è ancor oggi ben visibile.
Guide Altopiano in occasione del 150° anniversario della fondazione del #CorpodegliAlpini propone per tutto il 2022 escursioni e trekking sulle orme storiche degli Alpini. Anche il Lagazuoi fa parte di una di quelle pagine gloriose che hanno reso gli Alpini famosi in tutto il mondo.
Nella notte tra il 18 e il 19 ottobre 1915, due plotoni di Alpini dei battaglioni Belluno e Val Chisone, dopo mesi di ricognizioni, riuscirono nella più ardite e improbabile delle azioni alpinistiche. Nell’oscurità della notte si arrampicarono sulla parete orientale del Piccolo Lagazuoi fino a quota 2590 metri occupando una cengia lunga oltre 200 m proprio sotto le postazioni avversarie. Subito la località venne intitolata al loro Comandante e ancora oggi è conosciuta con tale nome: Cengia Martini. Gli Alpini sul Lagazuoi continuano le loro imprese, scavando cunicoli e gallerie per cercare di resistere ai sempre maggiori attacchi austroungarici inizia anche qui la Guerra di mine. Per scacciare gli italiani, abbarbicati come aquile sugli strapiombi in quelle formidabili posizioni scavate nella roccia, gli austriaci fecero esplodere quattro grandi mine. La prima nel maggio del 1916, la seconda la più potente il 22 maggio 1917 che fece saltare in aria parte della parete per un’altezza di 199 metri e di 136 m di larghezza. Nonostante tutto, le posizioni italiane sulla cengia non vennero abbandonate. In settembre dell’anno dopo, il “balletto delle mine” come testimoniato da un alpino sul Lagazuoi il 16 settembre 1917 si ripete: «Il rombo dell’esplosione non si attenua, dilaga sulla cengia come un convoglio ferroviario che si addentri rumoroso in una interminabile galleria: meno cupo ma più ampio, uno scroscio infernale ci dà la sensazione che la montagna ci stia crollando addosso» Ma gli Alpini resistono e a loro volta scavano una galleria che sale per 200 metri di dislivello all’interno della montagna, fino all’anticima del Piccolo Lagazuoi. Il 20 giugno 1917 sotto l’anticima fanno detonare oltre 32 tonnellate esplosivo, occupando parzialmente ciò che ne rimaneva del presidio austriaco dell’anticima. Il cratere provocato da quest’esplosione è ancor oggi ben visibile.
POSSIBILITA’ DI ESCURSIONE GUIDATA PERSONALIZZATA SU RICHIESTA anche per Gruppi e Sezioni.
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COSTO ESCURSIONE:
COSTO ESCURSIONE:
Adulti: 30€ comprensivi di guida e visita guidata
extra biglietto salita in funivia da acquistare sul posto (vedi su www.lagazuoi.it orari e prezzi della funivia Lagazuoi)
extra biglietto salita in funivia da acquistare sul posto (vedi su www.lagazuoi.it orari e prezzi della funivia Lagazuoi)
GUIDE:
FILIPPO MENEGATTI
– International Mountain Leader –
– Accompagnatore di Media Montagna del Collegio Guide Alpine Veneto –
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FILIPPO MENEGATTI
– International Mountain Leader –
– Accompagnatore di Media Montagna del Collegio Guide Alpine Veneto –
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PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO LE 18.30 DEL GIORNO PRIMA
Cliccare su parteciperò non è sufficiente per iscriversi all’escursione.
Per iscriversi potete:
Per iscriversi potete:
Telefonare al numero 3407347864
Mandare una mail a info@guidealtopiano.com
Mandare un Whatsapp al numero 3497846205 con scritto nome cognome e iscrizione all’evento (scrivere se si vuole restare aggiornati tramite whatsapp sugli eventi)
Mandare una mail a info@guidealtopiano.com
Mandare un Whatsapp al numero 3497846205 con scritto nome cognome e iscrizione all’evento (scrivere se si vuole restare aggiornati tramite whatsapp sugli eventi)
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MATERIALE OBBLIGATORIO:
– scarponcini da trekking
– zaino e PRANZO al SACCO
– vestiario adeguato
– borraccia con sufficiente ACQUA (almeno 2 litri a testa)
– cappello o bandana
– k-way
– protezione solari e occhiali da sole
– scarponcini da trekking
– zaino e PRANZO al SACCO
– vestiario adeguato
– borraccia con sufficiente ACQUA (almeno 2 litri a testa)
– cappello o bandana
– k-way
– protezione solari e occhiali da sole
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LETTURA DEL GRADO DI DIFFICOLTA’:
LETTURA DEL GRADO DI DIFFICOLTA’:
FACILE: L’itinerario si svolge su strade forestali, sterrate o facili mulattiere sempre bene indicate e senza problemi di orientamento nei casi di nebbia o cattivo tempo. I dislivelli sono contenuti entro i 250-300 metri e la lunghezza dell’itinerario è compresa nelle tre ore. Si tratta di passeggiate un po’ lunghe che richiedono una scarpa sportiva da trekking, non necessariamente la pedula o lo scarpone.
FACILE/MEDIO: L’itinerario si svolge su strade forestali, sterrate o facili mulattiere sempre bene indicate. I dislivelli sono contenuti entro i 250-400 metri e la lunghezza dell’itinerario è compresa nelle 3 – 5 ORE. Si tratta di passeggiate un po’ lunghe che richiedono una scarpa sportiva da trekking o lo scarpone.
MEDIO: L’itinerario supera decisamente le tre ore, è più complesso, si svolge su sentiero con qualche salita o discesa impegnativa ma superabile senza il supporto di attrezzatura alpinistica. Il terreno può essere sconnesso o mancare di segnali. I dislivello massimo rimane comunque all’interno dei 400 metri.
MEDIO/IMPEGNATIVO: L’itinerario supera decisamente le tre ore, è complesso per il dislivello che può arrivare ai 700 metri o per la lunghezza di cammino fino a 6 ore, si svolge su sentiero con qualche salita o discesa impegnativa ma superabile senza il supporto di attrezzatura alpinistica. Il terreno può essere sconnesso o mancare di segnali.
IMPEGNATIVO: Sono itinerari che richiedono lunga esperienza, allenamento e forza fisica da parte di chi li percorre. È necessario sapersi muovere con perizia anche nei terreni pericolosi: ghiaioni, ripidi pendii o tratti scoscesi, macchia fitta, alta e senza riferimenti, passaggi in roccia, assenza di sorgenti. La difficoltà del terreno e la distanza dai punti d’appoggio richiedono una totale autonomia. Ove indicato vi può essere la necessità di portare al seguito materiale da bivacco come la tenda, sacco da bivacco, fornello, viveri, richiede allenamento, energia e forte motivazione.