Con le ciaspole al “CHIAR di LUNA – Mercoledì 12 febbraio 2025 – Piana di Marcesina
Con le ciaspole al CHIAR di LUNA
Ciaspolata al Chiar di Luna
Mercoledì 12 febbraio 2024 – Piana di Marcesina –
Enego, Altopiano di Asiago
RITROVO: ore 16.30 Centro Fondo Enego- Valmaron. Località Valmaron di Enego.
In alcuni periodi dell’anno il parcheggio potrebbe essere a pagamento
DURATA ESCURSIONE: 3,30 ore circa
DIFFICOLTA’: *facile
DISLIVELLO: 200 m
In alcuni periodi dell’anno il parcheggio potrebbe essere a pagamento
DURATA ESCURSIONE: 3,30 ore circa
DIFFICOLTA’: *facile
DISLIVELLO: 200 m
SPOSTAMENTO: con mezzo proprio
In alcuni periodi dell’anno il parcheggio potrebbe essere a pagamento
Maggiori info: www.guidealtopiano.it
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SVOLGIMENTO ESCURSIONE:
Il fascino della Piana di Marcesina in inverno illuminato dalla #lunapiena un’esperienza unica.
La luna piena di febbraio è chiamata anche 𝕝𝕦𝕟𝕒 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕒 𝕟𝕖𝕧𝕖, perché in questo mese cade spesso la neve nelle regioni settentrionali. Questa luna ha un fascino particolare, perché illumina il paesaggio innevato con una luce argentea e crea un’atmosfera magica e misteriosa.
La luna piena di febbraio splendeva nel cielo notturno, illuminando il paesaggio innevato. Era la luna della neve, così chiamata dai nativi americani perché segnava il mese in cui la neve era più abbondante e profonda. Era anche una luna magica, capace di influenzare le maree, le emozioni e i sogni. e temperature rigide del mese hanno originato anche altri nomi con cui questo plenilunio è tutt’oggi conosciuto. I Celti – ad esempio – identificavano il plenilunio di febbraio come Luna di Ghiaccio o Ice Moon.
La luna piena di febbraio splendeva nel cielo notturno, illuminando il paesaggio innevato. Era la luna della neve, così chiamata dai nativi americani perché segnava il mese in cui la neve era più abbondante e profonda. Era anche una luna magica, capace di influenzare le maree, le emozioni e i sogni. e temperature rigide del mese hanno originato anche altri nomi con cui questo plenilunio è tutt’oggi conosciuto. I Celti – ad esempio – identificavano il plenilunio di febbraio come Luna di Ghiaccio o Ice Moon.
𝗔𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗲 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗳𝗮𝗻𝘁𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲, 𝘁𝗿𝗮 𝗰𝘂𝗶:
ℳ𝒶𝓇𝒾ℴ ℊ𝓊𝒶𝓇𝒹𝒶𝓋𝒶 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝒹𝒶𝓁𝓁𝒶 𝒻𝒾𝓃ℯ𝓈𝓉𝓇𝒶 𝒹ℯ𝓁𝓁𝒶 𝓈𝓊𝒶 𝒸𝒶𝓈𝒶 𝒾𝓃 𝓂ℴ𝓃𝓉𝒶ℊ𝓃𝒶, 𝓈ℯ𝓃𝓉ℯ𝓃𝒹ℴ 𝓊𝓃 𝓂𝒾𝓈𝓉ℴ 𝒹𝒾 𝓂ℯ𝓇𝒶𝓋𝒾ℊ𝓁𝒾𝒶 ℯ 𝓃ℴ𝓈𝓉𝒶𝓁ℊ𝒾𝒶. ℰ𝓇𝒶 𝒹𝒶 𝒷𝒶𝓂𝒷𝒾𝓃ℴ 𝒸𝒽ℯ 𝓃ℴ𝓃 𝓋ℯ𝒹ℯ𝓋𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝒸ℴ𝓈ı̀ 𝒷ℯ𝓁𝓁𝒶 ℯ 𝓁𝓊𝓂𝒾𝓃ℴ𝓈𝒶. ℛ𝒾𝒸ℴ𝓇𝒹𝒶𝓋𝒶 𝓁ℯ 𝓃ℴ𝓉𝓉𝒾 𝒾𝓃 𝒸𝓊𝒾 𝓈𝓊ℴ 𝓅𝒶𝒹𝓇ℯ 𝓁ℴ 𝓅ℴ𝓇𝓉𝒶𝓋𝒶 𝒻𝓊ℴ𝓇𝒾 𝒶 𝒻𝒶𝓇ℯ 𝓅𝒶𝓈𝓈ℯℊℊ𝒾𝒶𝓉ℯ 𝓈𝓊𝓁𝓁𝒶 𝓃ℯ𝓋ℯ, 𝓇𝒶𝒸𝒸ℴ𝓃𝓉𝒶𝓃𝒹ℴℊ𝓁𝒾 𝓈𝓉ℴ𝓇𝒾ℯ ℯ 𝓁ℯℊℊℯ𝓃𝒹ℯ 𝓈𝓊𝓁𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 ℯ 𝓁ℯ 𝓈𝓉ℯ𝓁𝓁ℯ. 𝒢𝓁𝒾 𝒹𝒾𝒸ℯ𝓋𝒶 𝒸𝒽ℯ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 ℯ𝓇𝒶 𝓁𝒶 𝓂𝒶𝒹𝓇ℯ 𝒹𝒾 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾 ℊ𝓁𝒾 ℯ𝓈𝓈ℯ𝓇𝒾 𝓋𝒾𝓋ℯ𝓃𝓉𝒾, ℯ 𝒸𝒽ℯ 𝓁ℯ 𝓈𝓉ℯ𝓁𝓁ℯ ℯ𝓇𝒶𝓃ℴ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝒻𝒾ℊ𝓁𝒾, 𝒸𝒽ℯ 𝓁𝒶 𝓋ℯℊ𝓁𝒾𝒶𝓋𝒶𝓃ℴ ℯ 𝓁𝒶 𝓅𝓇ℴ𝓉ℯℊℊℯ𝓋𝒶𝓃ℴ. 𝒢𝓁𝒾 𝒹𝒾𝒸ℯ𝓋𝒶 𝒸𝒽ℯ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 ℯ𝓇𝒶 𝒶𝓃𝒸𝒽ℯ 𝓊𝓃𝒶 ℊ𝓊𝒾𝒹𝒶, 𝒸𝒽ℯ 𝒾𝓃𝒹𝒾𝒸𝒶𝓋𝒶 𝓁𝒶 𝓈𝓉𝓇𝒶𝒹𝒶 𝒶𝒾 𝓃𝒶𝓋𝒾ℊ𝒶𝓃𝓉𝒾, 𝒶𝒾 𝓋𝒾𝒶ℊℊ𝒾𝒶𝓉ℴ𝓇𝒾 𝓈𝓂𝒶𝓇𝓇𝒾𝓉𝒾 ℯ 𝒶𝒾 𝒸𝓊ℴ𝓇𝒾 𝓈ℴ𝓁𝒾𝓉𝒶𝓇𝒾. ℳ𝒶 𝒹𝒶 𝓆𝓊𝒶𝓃𝒹ℴ ℳ𝒶𝓇𝒾ℴ 𝓈𝒾 ℯ𝓇𝒶 𝓉𝓇𝒶𝓈𝒻ℯ𝓇𝒾𝓉ℴ 𝒾𝓃 𝒸𝒾𝓉𝓉𝒶̀ 𝓅ℯ𝓇 𝓁𝒶𝓋ℴ𝓇ℴ, 𝓁𝒶 𝓈𝓊𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶 ℯ𝓇𝒶 𝒸𝒶𝓂𝒷𝒾𝒶𝓉𝒶 𝓇𝒶𝒹𝒾𝒸𝒶𝓁𝓂ℯ𝓃𝓉ℯ. 𝒜𝓋ℯ𝓋𝒶 𝒹ℴ𝓋𝓊𝓉ℴ 𝓁𝒶𝓈𝒸𝒾𝒶𝓇ℯ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝒶𝓂𝒾𝒸𝒾, 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝓅𝒶ℯ𝓈ℯ 𝓁ℯ 𝓈𝓊ℯ 𝓂ℴ𝓃𝓉𝒶ℊ𝓃ℯ. 𝒮𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉𝒾𝓋𝒶 𝓈ℴ𝓁ℴ ℯ 𝓈𝓅𝒶ℯ𝓈𝒶𝓉ℴ, 𝓈ℯ𝓃𝓏𝒶 𝓃ℯ𝓈𝓈𝓊𝓃ℴ 𝒸ℴ𝓃 𝒸𝓊𝒾 𝒸ℴ𝓃𝒹𝒾𝓋𝒾𝒹ℯ𝓇ℯ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝓅ℯ𝓃𝓈𝒾ℯ𝓇𝒾 ℯ 𝓁ℯ 𝓈𝓊ℯ ℯ𝓂ℴ𝓏𝒾ℴ𝓃𝒾. ℒ𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 ℯ𝓇𝒶 𝓁’𝓊𝓃𝒾𝒸𝒶 𝒸ℴ𝓈𝒶 𝒸𝒽ℯ ℊ𝓁𝒾 𝓇𝒾𝒸ℴ𝓇𝒹𝒶𝓋𝒶 𝓁ℯ 𝓈𝓊ℯ 𝓇𝒶𝒹𝒾𝒸𝒾, ℯ 𝒸𝒽ℯ ℊ𝓁𝒾 𝒹𝒶𝓋𝒶 𝓈𝓅ℯ𝓇𝒶𝓃𝓏𝒶 𝓅ℯ𝓇 𝒾𝓁 𝒻𝓊𝓉𝓊𝓇ℴ.
𝒬𝓊ℯ𝓁𝓁𝒶 𝓃ℴ𝓉𝓉ℯ, ℳ𝒶𝓇𝒾ℴ 𝒹ℯ𝒸𝒾𝓈ℯ 𝒹𝒾 𝒻𝒶𝓇ℯ 𝓆𝓊𝒶𝓁𝒸ℴ𝓈𝒶 𝒹𝒾 𝓈𝓅ℯ𝒸𝒾𝒶𝓁ℯ. ℐ𝓃𝒹ℴ𝓈𝓈ℴ 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ ℊ𝒾𝓊𝒷𝒷ℴ𝓉𝓉ℴ 𝓅ℯ𝓈𝒶𝓃𝓉ℯ, 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝒸𝒶𝓅𝓅ℯ𝓁𝓁ℴ, 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 ℊ𝓊𝒶𝓃𝓉𝒾 ℯ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝓈𝒸𝒶𝓇𝓅ℴ𝓃𝒾, 𝒸𝒽ℯ 𝒶𝓃𝒸𝒽ℯ 𝓈ℯ ℴ𝓇𝓂𝒶𝒾 𝓋𝒾𝓋ℯ𝓋𝒶 𝒾𝓃 𝒸𝒾𝓉𝓉𝒶̀, 𝒶𝓋ℯ𝓋𝒶 𝓈ℯ𝓂𝓅𝓇ℯ 𝒸ℴ𝓃 𝓈ℯ́. 𝒰𝓈𝒸ı̀ 𝒹𝒾 𝒸𝒶𝓈𝒶 𝒾𝓃 𝓈𝒾𝓁ℯ𝓃𝓏𝒾ℴ, 𝓈ℯ𝓃𝓏𝒶 𝓈𝓋ℯℊ𝓁𝒾𝒶𝓇ℯ 𝓁𝒶 𝓈𝓊𝒶 𝒻𝒶𝓂𝒾ℊ𝓁𝒾𝒶. 𝒮𝒾 𝒶𝓋𝓋𝒾ℴ̀ 𝓋ℯ𝓇𝓈ℴ 𝒾𝓁 𝓅𝒶𝓇𝒸ℴ, 𝒹ℴ𝓋ℯ 𝓈𝒶𝓅ℯ𝓋𝒶 𝒸𝒽ℯ 𝒸’ℯ𝓇𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝒸ℴ𝓁𝓁𝒾𝓃𝒶 𝒹𝒶 𝒸𝓊𝒾 𝓈𝒾 𝓅ℴ𝓉ℯ𝓋𝒶 𝒶𝓂𝓂𝒾𝓇𝒶𝓇ℯ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝒾𝓃 𝓉𝓊𝓉𝓉ℴ 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝓈𝓅𝓁ℯ𝓃𝒹ℴ𝓇ℯ. 𝒞𝒶𝓂𝓂𝒾𝓃ℴ̀ 𝓈𝓊𝓁𝓁𝒶 𝓃ℯ𝓋ℯ, 𝓈ℯ𝓃𝓉ℯ𝓃𝒹ℴ 𝒾𝓁 𝒻𝓇𝓊𝓈𝒸𝒾ℴ 𝓈ℴ𝓉𝓉ℴ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝓅𝒶𝓈𝓈𝒾. ℛℯ𝓈𝓅𝒾𝓇ℴ̀ 𝓁’𝒶𝓇𝒾𝒶 𝒻𝓇ℯ𝒹𝒹𝒶 ℯ 𝓅𝓊𝓇𝒶, 𝒸𝒽ℯ ℊ𝓁𝒾 𝓇𝒾ℯ𝓂𝓅𝒾𝓋𝒶 𝒾 𝓅ℴ𝓁𝓂ℴ𝓃𝒾. 𝒜𝓁𝓏ℴ̀ ℊ𝓁𝒾 ℴ𝒸𝒸𝒽𝒾 𝒶𝓁 𝒸𝒾ℯ𝓁ℴ, ℯ 𝓋𝒾𝒹ℯ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝒸𝒽ℯ 𝓁ℴ ℊ𝓊𝒶𝓇𝒹𝒶𝓋𝒶 𝒸ℴ𝓃 𝓊𝓃 𝓈ℴ𝓇𝓇𝒾𝓈ℴ 𝒷ℯ𝓃ℯ𝓋ℴ𝓁ℴ.
ℳ𝒶𝓇𝒾ℴ 𝓈𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉ı̀ 𝓅ℯ𝓇𝓋𝒶𝒹ℯ𝓇ℯ 𝒹𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝓈ℯ𝓃𝓈𝒶𝓏𝒾ℴ𝓃ℯ 𝒹𝒾 𝓅𝒶𝒸ℯ ℯ 𝒹𝒾 ℊ𝒾ℴ𝒾𝒶. 𝒮𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉ı̀ 𝓋𝒾𝒸𝒾𝓃ℴ 𝒶 𝓈𝓊ℴ 𝓅𝒶ℯ𝓈ℯ𝓁𝓁ℴ, 𝒶𝓁𝓁ℯ 𝓈𝓊ℯ 𝓂ℴ𝓃𝓉𝒶ℊ𝓃ℯ 𝒸ℴ𝓂ℯ 𝓈ℯ 𝓃ℴ𝓃 𝓈ℯ 𝒻ℴ𝓈𝓈ℯ 𝓂𝒶𝒾 𝒶𝓃𝒹𝒶𝓉ℴ. 𝒮𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉ı̀ 𝓅𝒶𝓇𝓉ℯ 𝒹𝒾 𝓊𝓃 𝓉𝓊𝓉𝓉ℴ, 𝒹𝒾 𝓊𝓃 𝓊𝓃𝒾𝓋ℯ𝓇𝓈ℴ 𝓂ℯ𝓇𝒶𝓋𝒾ℊ𝓁𝒾ℴ𝓈ℴ ℯ 𝓂𝒾𝓈𝓉ℯ𝓇𝒾ℴ𝓈ℴ. 𝒮𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉ı̀ 𝓋𝒾𝓋ℴ ℯ 𝒻ℯ𝓁𝒾𝒸ℯ, 𝒸ℴ𝓂ℯ 𝓃ℴ𝓃 𝓁ℴ ℯ𝓇𝒶 𝒹𝒶 𝓉𝒶𝓃𝓉ℴ 𝓉ℯ𝓂𝓅ℴ. ℛ𝒾𝓃ℊ𝓇𝒶𝓏𝒾ℴ̀ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝓅ℯ𝓇 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝒹ℴ𝓃ℴ, ℯ 𝓁ℯ 𝒻ℯ𝒸ℯ 𝓊𝓃𝒶 𝓅𝓇ℴ𝓂ℯ𝓈𝓈𝒶. ℒℯ 𝓅𝓇ℴ𝓂𝒾𝓈ℯ 𝒸𝒽ℯ 𝒶𝓋𝓇ℯ𝒷𝒷ℯ 𝒸ℯ𝓇𝒸𝒶𝓉ℴ 𝒹𝒾 ℯ𝓈𝓈ℯ𝓇ℯ 𝒻ℴ𝓇𝓉ℯ, 𝒹𝒾 𝒶𝓃𝒹𝒶𝓇ℯ 𝒶𝓋𝒶𝓃𝓉𝒾, 𝒹𝒾 𝓉𝓇ℴ𝓋𝒶𝓇ℯ 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝓅ℴ𝓈𝓉ℴ 𝓃ℯ𝓁 𝓂ℴ𝓃𝒹ℴ. ℒℯ 𝓅𝓇ℴ𝓂𝒾𝓈ℯ 𝒸𝒽ℯ 𝒶𝓋𝓇ℯ𝒷𝒷ℯ 𝓈ℯ𝓂𝓅𝓇ℯ ℊ𝓊𝒶𝓇𝒹𝒶𝓉ℴ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶, ℯ 𝒸𝒽ℯ 𝒶𝓋𝓇ℯ𝒷𝒷ℯ 𝓈ℯ𝓂𝓅𝓇ℯ 𝓈ℴℊ𝓃𝒶𝓉ℴ. 𝒪𝓇𝒶 𝒶𝓃𝒸𝒽ℯ 𝒾𝓃 𝓆𝓊ℯ𝓁 𝓅ℴ𝓈𝓉ℴ 𝓈𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉𝒾𝓋𝒶 𝒶 𝒸𝒶𝓈𝒶.
ℳ𝒶𝓇𝒾ℴ ℊ𝓊𝒶𝓇𝒹𝒶𝓋𝒶 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝒹𝒶𝓁𝓁𝒶 𝒻𝒾𝓃ℯ𝓈𝓉𝓇𝒶 𝒹ℯ𝓁𝓁𝒶 𝓈𝓊𝒶 𝒸𝒶𝓈𝒶 𝒾𝓃 𝓂ℴ𝓃𝓉𝒶ℊ𝓃𝒶, 𝓈ℯ𝓃𝓉ℯ𝓃𝒹ℴ 𝓊𝓃 𝓂𝒾𝓈𝓉ℴ 𝒹𝒾 𝓂ℯ𝓇𝒶𝓋𝒾ℊ𝓁𝒾𝒶 ℯ 𝓃ℴ𝓈𝓉𝒶𝓁ℊ𝒾𝒶. ℰ𝓇𝒶 𝒹𝒶 𝒷𝒶𝓂𝒷𝒾𝓃ℴ 𝒸𝒽ℯ 𝓃ℴ𝓃 𝓋ℯ𝒹ℯ𝓋𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝒸ℴ𝓈ı̀ 𝒷ℯ𝓁𝓁𝒶 ℯ 𝓁𝓊𝓂𝒾𝓃ℴ𝓈𝒶. ℛ𝒾𝒸ℴ𝓇𝒹𝒶𝓋𝒶 𝓁ℯ 𝓃ℴ𝓉𝓉𝒾 𝒾𝓃 𝒸𝓊𝒾 𝓈𝓊ℴ 𝓅𝒶𝒹𝓇ℯ 𝓁ℴ 𝓅ℴ𝓇𝓉𝒶𝓋𝒶 𝒻𝓊ℴ𝓇𝒾 𝒶 𝒻𝒶𝓇ℯ 𝓅𝒶𝓈𝓈ℯℊℊ𝒾𝒶𝓉ℯ 𝓈𝓊𝓁𝓁𝒶 𝓃ℯ𝓋ℯ, 𝓇𝒶𝒸𝒸ℴ𝓃𝓉𝒶𝓃𝒹ℴℊ𝓁𝒾 𝓈𝓉ℴ𝓇𝒾ℯ ℯ 𝓁ℯℊℊℯ𝓃𝒹ℯ 𝓈𝓊𝓁𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 ℯ 𝓁ℯ 𝓈𝓉ℯ𝓁𝓁ℯ. 𝒢𝓁𝒾 𝒹𝒾𝒸ℯ𝓋𝒶 𝒸𝒽ℯ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 ℯ𝓇𝒶 𝓁𝒶 𝓂𝒶𝒹𝓇ℯ 𝒹𝒾 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾 ℊ𝓁𝒾 ℯ𝓈𝓈ℯ𝓇𝒾 𝓋𝒾𝓋ℯ𝓃𝓉𝒾, ℯ 𝒸𝒽ℯ 𝓁ℯ 𝓈𝓉ℯ𝓁𝓁ℯ ℯ𝓇𝒶𝓃ℴ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝒻𝒾ℊ𝓁𝒾, 𝒸𝒽ℯ 𝓁𝒶 𝓋ℯℊ𝓁𝒾𝒶𝓋𝒶𝓃ℴ ℯ 𝓁𝒶 𝓅𝓇ℴ𝓉ℯℊℊℯ𝓋𝒶𝓃ℴ. 𝒢𝓁𝒾 𝒹𝒾𝒸ℯ𝓋𝒶 𝒸𝒽ℯ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 ℯ𝓇𝒶 𝒶𝓃𝒸𝒽ℯ 𝓊𝓃𝒶 ℊ𝓊𝒾𝒹𝒶, 𝒸𝒽ℯ 𝒾𝓃𝒹𝒾𝒸𝒶𝓋𝒶 𝓁𝒶 𝓈𝓉𝓇𝒶𝒹𝒶 𝒶𝒾 𝓃𝒶𝓋𝒾ℊ𝒶𝓃𝓉𝒾, 𝒶𝒾 𝓋𝒾𝒶ℊℊ𝒾𝒶𝓉ℴ𝓇𝒾 𝓈𝓂𝒶𝓇𝓇𝒾𝓉𝒾 ℯ 𝒶𝒾 𝒸𝓊ℴ𝓇𝒾 𝓈ℴ𝓁𝒾𝓉𝒶𝓇𝒾. ℳ𝒶 𝒹𝒶 𝓆𝓊𝒶𝓃𝒹ℴ ℳ𝒶𝓇𝒾ℴ 𝓈𝒾 ℯ𝓇𝒶 𝓉𝓇𝒶𝓈𝒻ℯ𝓇𝒾𝓉ℴ 𝒾𝓃 𝒸𝒾𝓉𝓉𝒶̀ 𝓅ℯ𝓇 𝓁𝒶𝓋ℴ𝓇ℴ, 𝓁𝒶 𝓈𝓊𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶 ℯ𝓇𝒶 𝒸𝒶𝓂𝒷𝒾𝒶𝓉𝒶 𝓇𝒶𝒹𝒾𝒸𝒶𝓁𝓂ℯ𝓃𝓉ℯ. 𝒜𝓋ℯ𝓋𝒶 𝒹ℴ𝓋𝓊𝓉ℴ 𝓁𝒶𝓈𝒸𝒾𝒶𝓇ℯ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝒶𝓂𝒾𝒸𝒾, 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝓅𝒶ℯ𝓈ℯ 𝓁ℯ 𝓈𝓊ℯ 𝓂ℴ𝓃𝓉𝒶ℊ𝓃ℯ. 𝒮𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉𝒾𝓋𝒶 𝓈ℴ𝓁ℴ ℯ 𝓈𝓅𝒶ℯ𝓈𝒶𝓉ℴ, 𝓈ℯ𝓃𝓏𝒶 𝓃ℯ𝓈𝓈𝓊𝓃ℴ 𝒸ℴ𝓃 𝒸𝓊𝒾 𝒸ℴ𝓃𝒹𝒾𝓋𝒾𝒹ℯ𝓇ℯ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝓅ℯ𝓃𝓈𝒾ℯ𝓇𝒾 ℯ 𝓁ℯ 𝓈𝓊ℯ ℯ𝓂ℴ𝓏𝒾ℴ𝓃𝒾. ℒ𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 ℯ𝓇𝒶 𝓁’𝓊𝓃𝒾𝒸𝒶 𝒸ℴ𝓈𝒶 𝒸𝒽ℯ ℊ𝓁𝒾 𝓇𝒾𝒸ℴ𝓇𝒹𝒶𝓋𝒶 𝓁ℯ 𝓈𝓊ℯ 𝓇𝒶𝒹𝒾𝒸𝒾, ℯ 𝒸𝒽ℯ ℊ𝓁𝒾 𝒹𝒶𝓋𝒶 𝓈𝓅ℯ𝓇𝒶𝓃𝓏𝒶 𝓅ℯ𝓇 𝒾𝓁 𝒻𝓊𝓉𝓊𝓇ℴ.
𝒬𝓊ℯ𝓁𝓁𝒶 𝓃ℴ𝓉𝓉ℯ, ℳ𝒶𝓇𝒾ℴ 𝒹ℯ𝒸𝒾𝓈ℯ 𝒹𝒾 𝒻𝒶𝓇ℯ 𝓆𝓊𝒶𝓁𝒸ℴ𝓈𝒶 𝒹𝒾 𝓈𝓅ℯ𝒸𝒾𝒶𝓁ℯ. ℐ𝓃𝒹ℴ𝓈𝓈ℴ 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ ℊ𝒾𝓊𝒷𝒷ℴ𝓉𝓉ℴ 𝓅ℯ𝓈𝒶𝓃𝓉ℯ, 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝒸𝒶𝓅𝓅ℯ𝓁𝓁ℴ, 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 ℊ𝓊𝒶𝓃𝓉𝒾 ℯ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝓈𝒸𝒶𝓇𝓅ℴ𝓃𝒾, 𝒸𝒽ℯ 𝒶𝓃𝒸𝒽ℯ 𝓈ℯ ℴ𝓇𝓂𝒶𝒾 𝓋𝒾𝓋ℯ𝓋𝒶 𝒾𝓃 𝒸𝒾𝓉𝓉𝒶̀, 𝒶𝓋ℯ𝓋𝒶 𝓈ℯ𝓂𝓅𝓇ℯ 𝒸ℴ𝓃 𝓈ℯ́. 𝒰𝓈𝒸ı̀ 𝒹𝒾 𝒸𝒶𝓈𝒶 𝒾𝓃 𝓈𝒾𝓁ℯ𝓃𝓏𝒾ℴ, 𝓈ℯ𝓃𝓏𝒶 𝓈𝓋ℯℊ𝓁𝒾𝒶𝓇ℯ 𝓁𝒶 𝓈𝓊𝒶 𝒻𝒶𝓂𝒾ℊ𝓁𝒾𝒶. 𝒮𝒾 𝒶𝓋𝓋𝒾ℴ̀ 𝓋ℯ𝓇𝓈ℴ 𝒾𝓁 𝓅𝒶𝓇𝒸ℴ, 𝒹ℴ𝓋ℯ 𝓈𝒶𝓅ℯ𝓋𝒶 𝒸𝒽ℯ 𝒸’ℯ𝓇𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝒸ℴ𝓁𝓁𝒾𝓃𝒶 𝒹𝒶 𝒸𝓊𝒾 𝓈𝒾 𝓅ℴ𝓉ℯ𝓋𝒶 𝒶𝓂𝓂𝒾𝓇𝒶𝓇ℯ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝒾𝓃 𝓉𝓊𝓉𝓉ℴ 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝓈𝓅𝓁ℯ𝓃𝒹ℴ𝓇ℯ. 𝒞𝒶𝓂𝓂𝒾𝓃ℴ̀ 𝓈𝓊𝓁𝓁𝒶 𝓃ℯ𝓋ℯ, 𝓈ℯ𝓃𝓉ℯ𝓃𝒹ℴ 𝒾𝓁 𝒻𝓇𝓊𝓈𝒸𝒾ℴ 𝓈ℴ𝓉𝓉ℴ 𝒾 𝓈𝓊ℴ𝒾 𝓅𝒶𝓈𝓈𝒾. ℛℯ𝓈𝓅𝒾𝓇ℴ̀ 𝓁’𝒶𝓇𝒾𝒶 𝒻𝓇ℯ𝒹𝒹𝒶 ℯ 𝓅𝓊𝓇𝒶, 𝒸𝒽ℯ ℊ𝓁𝒾 𝓇𝒾ℯ𝓂𝓅𝒾𝓋𝒶 𝒾 𝓅ℴ𝓁𝓂ℴ𝓃𝒾. 𝒜𝓁𝓏ℴ̀ ℊ𝓁𝒾 ℴ𝒸𝒸𝒽𝒾 𝒶𝓁 𝒸𝒾ℯ𝓁ℴ, ℯ 𝓋𝒾𝒹ℯ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝒸𝒽ℯ 𝓁ℴ ℊ𝓊𝒶𝓇𝒹𝒶𝓋𝒶 𝒸ℴ𝓃 𝓊𝓃 𝓈ℴ𝓇𝓇𝒾𝓈ℴ 𝒷ℯ𝓃ℯ𝓋ℴ𝓁ℴ.
ℳ𝒶𝓇𝒾ℴ 𝓈𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉ı̀ 𝓅ℯ𝓇𝓋𝒶𝒹ℯ𝓇ℯ 𝒹𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝓈ℯ𝓃𝓈𝒶𝓏𝒾ℴ𝓃ℯ 𝒹𝒾 𝓅𝒶𝒸ℯ ℯ 𝒹𝒾 ℊ𝒾ℴ𝒾𝒶. 𝒮𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉ı̀ 𝓋𝒾𝒸𝒾𝓃ℴ 𝒶 𝓈𝓊ℴ 𝓅𝒶ℯ𝓈ℯ𝓁𝓁ℴ, 𝒶𝓁𝓁ℯ 𝓈𝓊ℯ 𝓂ℴ𝓃𝓉𝒶ℊ𝓃ℯ 𝒸ℴ𝓂ℯ 𝓈ℯ 𝓃ℴ𝓃 𝓈ℯ 𝒻ℴ𝓈𝓈ℯ 𝓂𝒶𝒾 𝒶𝓃𝒹𝒶𝓉ℴ. 𝒮𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉ı̀ 𝓅𝒶𝓇𝓉ℯ 𝒹𝒾 𝓊𝓃 𝓉𝓊𝓉𝓉ℴ, 𝒹𝒾 𝓊𝓃 𝓊𝓃𝒾𝓋ℯ𝓇𝓈ℴ 𝓂ℯ𝓇𝒶𝓋𝒾ℊ𝓁𝒾ℴ𝓈ℴ ℯ 𝓂𝒾𝓈𝓉ℯ𝓇𝒾ℴ𝓈ℴ. 𝒮𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉ı̀ 𝓋𝒾𝓋ℴ ℯ 𝒻ℯ𝓁𝒾𝒸ℯ, 𝒸ℴ𝓂ℯ 𝓃ℴ𝓃 𝓁ℴ ℯ𝓇𝒶 𝒹𝒶 𝓉𝒶𝓃𝓉ℴ 𝓉ℯ𝓂𝓅ℴ. ℛ𝒾𝓃ℊ𝓇𝒶𝓏𝒾ℴ̀ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 𝓅ℯ𝓇 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝒹ℴ𝓃ℴ, ℯ 𝓁ℯ 𝒻ℯ𝒸ℯ 𝓊𝓃𝒶 𝓅𝓇ℴ𝓂ℯ𝓈𝓈𝒶. ℒℯ 𝓅𝓇ℴ𝓂𝒾𝓈ℯ 𝒸𝒽ℯ 𝒶𝓋𝓇ℯ𝒷𝒷ℯ 𝒸ℯ𝓇𝒸𝒶𝓉ℴ 𝒹𝒾 ℯ𝓈𝓈ℯ𝓇ℯ 𝒻ℴ𝓇𝓉ℯ, 𝒹𝒾 𝒶𝓃𝒹𝒶𝓇ℯ 𝒶𝓋𝒶𝓃𝓉𝒾, 𝒹𝒾 𝓉𝓇ℴ𝓋𝒶𝓇ℯ 𝒾𝓁 𝓈𝓊ℴ 𝓅ℴ𝓈𝓉ℴ 𝓃ℯ𝓁 𝓂ℴ𝓃𝒹ℴ. ℒℯ 𝓅𝓇ℴ𝓂𝒾𝓈ℯ 𝒸𝒽ℯ 𝒶𝓋𝓇ℯ𝒷𝒷ℯ 𝓈ℯ𝓂𝓅𝓇ℯ ℊ𝓊𝒶𝓇𝒹𝒶𝓉ℴ 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶, ℯ 𝒸𝒽ℯ 𝒶𝓋𝓇ℯ𝒷𝒷ℯ 𝓈ℯ𝓂𝓅𝓇ℯ 𝓈ℴℊ𝓃𝒶𝓉ℴ. 𝒪𝓇𝒶 𝒶𝓃𝒸𝒽ℯ 𝒾𝓃 𝓆𝓊ℯ𝓁 𝓅ℴ𝓈𝓉ℴ 𝓈𝒾 𝓈ℯ𝓃𝓉𝒾𝓋𝒶 𝒶 𝒸𝒶𝓈𝒶.
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PROGRAMMA DELLA CIASPOLATA:
Ritrovo ore 16.30 parcheggio Rifugio Valmaron – Enego
Durata dell’escursione: 3 ore con la visita guidata
Difficoltà: * FACILE
(vedi descrizione in fondo alla pagina):
Dislivello: 200 m
Al termine (20.30 circa) possibilità di cena in Rifugio (menù alla carta)
Spostamento: Con mezzo proprio
Ritrovo ore 16.30 parcheggio Rifugio Valmaron – Enego
Durata dell’escursione: 3 ore con la visita guidata
Difficoltà: * FACILE
(vedi descrizione in fondo alla pagina):
Dislivello: 200 m
Al termine (20.30 circa) possibilità di cena in Rifugio (menù alla carta)
Spostamento: Con mezzo proprio
COSTO ESCURSIONE:
– 25€ ADULTI
– 15€ Ragazzi fino ai 15 anni
– 25€ ADULTI
– 15€ Ragazzi fino ai 15 anni
COSTO eventuale noleggio CIASPOLE + BASTONI: 10€
GUIDE:
Guide: Filippo Menegatti Accompagnatore di Media Montagna ed International Mountain Leader
Guide: Filippo Menegatti Accompagnatore di Media Montagna ed International Mountain Leader
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO LE 18.30 DEL GIORNO PRIMA
Telefonare al numero 3407347864
Mandare una mail a info@guidealtopiano.com
Mandare un WhatsApp al numero 3497846205 con scritto nome cognome e iscrizione all’evento (scrivere se si vuole restare aggiornati tramite WhatsApp sugli eventi)
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Mandare una mail a info@guidealtopiano.com
Mandare un WhatsApp al numero 3497846205 con scritto nome cognome e iscrizione all’evento (scrivere se si vuole restare aggiornati tramite WhatsApp sugli eventi)
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MATERIALE OBBLIGATORIO:
– scarponcini da trekking
– zaino
– vestiario adeguato alla stagione invernale in montagna
– borraccia con sufficiente acqua (eventualmente thermos con bevande calde)
– berretto, guanti
– k-way/piumino
– torcia frontale
– scarponcini da trekking
– zaino
– vestiario adeguato alla stagione invernale in montagna
– borraccia con sufficiente acqua (eventualmente thermos con bevande calde)
– berretto, guanti
– k-way/piumino
– torcia frontale
ACCESSORI CONSIGLIATI:
termos con the caldo o cioccolata. Qualche snack energetico.
termos con the caldo o cioccolata. Qualche snack energetico.
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LETTURA DEL GRADO DI DIFFICOLTA’:
LETTURA DEL GRADO DI DIFFICOLTA’:
FACILE: L’itinerario si svolge su strade forestali, sterrate o facili mulattiere sempre bene indicate e senza problemi di orientamento nei casi di nebbia o cattivo tempo. I dislivelli sono contenuti entro i 250-300 metri e la lunghezza dell’itinerario è compresa nelle tre ore. Si tratta di passeggiate un po’ lunghe che richiedono una scarpa sportiva da trekking, non necessariamente la pedula o lo scarpone.
FACILE/MEDIO: L’itinerario si svolge su strade forestali, sterrate o facili mulattiere sempre bene indicate. I dislivelli sono contenuti entro i 250-400 metri e la lunghezza dell’itinerario è compresa nelle 3 – 5 ORE. Si tratta di passeggiate un po’ lunghe che richiedono una scarpa sportiva da trekking o lo scarpone.
MEDIO: L’itinerario supera decisamente le tre ore, è più complesso, si svolge su sentiero con qualche salita o discesa impegnativa ma superabile senza il supporto di attrezzatura alpinistica. Il terreno può essere sconnesso o mancare di segnali. I dislivello massimo rimane comunque all’interno dei 400 metri.
MEDIO/IMPEGNATIVO: L’itinerario supera decisamente le tre ore, è complesso per il dislivello che può arrivare ai 700 metri o per la lunghezza di cammino fino a 6 ore, si svolge su sentiero con qualche salita o discesa impegnativa ma superabile senza il supporto di attrezzatura alpinistica. Il terreno può essere sconnesso o mancare di segnali.
IMPEGNATIVO: Sono itinerari che richiedono lunga esperienza, allenamento e forza fisica da parte di chi li percorre. È necessario sapersi muovere con perizia anche nei terreni pericolosi: ghiaioni, ripidi pendii o tratti scoscesi, macchia fitta, alta e senza riferimenti, passaggi in roccia, assenza di sorgenti. La difficoltà del terreno e la distanza dai punti d’appoggio richiedono una totale autonomia. Ove indicato vi può essere la necessità di portare al seguito materiale da bivacco come la tenda, sacco da bivacco, fornello, viveri, richiede allenamento, energia e forte motivazione.
CHI SIAMO – GUIDE ALTOPIANO
Noi “Guide Altopiano” siamo il primo gruppo di guide professionisti dell’altopiano. Siamo Guide locali che operano sul territorio dell’Altopiano dei Sette Comuni dal 2008. L’appartenenza al luogo da parte dei componenti del gruppo assicura una conoscenza intima delle mete proposte ed un approccio profondamente rispettoso verso l’ambiente e la sua storia. Le nostre Guide sono dei professionisti della montagna riconosciuti ed iscritti all’albo della Provincia di Vicenza; si propongono di accompagnare comitive di persone in escursioni e visite guidare sul territorio, come previsto dalla L.R. n.33 del 04/11/2002 e secondo le leggi degli albi professionali di cui fan parte.